Le api e gli altri insetti impollinatori giocano un ruolo essenziale negli ecosistemi: un terzo del nostro cibo dipende dalla loro opera di impollinazione. Dalla fine degli anni ’90, molti apicoltori (soprattutto in Europa e Nord America) hanno iniziato a segnalare un’anomala e repentina diminuzione nelle colonie di api. L’opera di impollinazione che svolgono queste piccole regine della biodiversità, è fondamentale per la produzione alimentare. E in questo, sono aiutate anche da altri insetti come bombi, farfalle e vespe.
Un terzo del cibo che mangiamo dipende dall’impollinazione degli insetti: ad esempio zucchine, albicocche, mandorle, coriandolo, olio di colza, e molti altri…
Solo in Europa, oltre 4.000 verdure dipendono dall’impollinazione degli insetti.
Oggi, le api continuano a morire e il loro inesorabile declino ha impatti anche sugli esseri umani. La nostra vita dipende dalla loro.
Gli insetticidi rappresentano una grave minaccia per le api. Queste sostanze chimiche, progettate appunto per uccidere gli insetti, sono utilizzate specialmente nelle aree agricole, dove le api vivono e svolgono il loro prezioso lavoro di impollinazione. Per salvarle è fondamentale valutare e risolvere le cause della loro scomparsa.
Il ruolo specifico degli insetticidi nella diminuzione globale del numero di api è ancora poco studiato. Però è sempre più evidente che alcuni insetticidi, utilizzati correntemente nell’attuale sistema agricolo di stampo industriale, hanno conseguenze negative sulla salute degli insetti impollinatori – sia a livello di singolo individuo che di colonia. Anche gli effetti, sub-letali, legati al loro utilizzo a basse dosi sono molti e diversi, e vanno ad impattare sulla salute delle api.